A dieci anni dalla scomparsa del fotografo, una grande mostra con 500 opere, partendo, in Triennale, dall’attraversamento di Milano – la città in cui Gabriele Basilico (1944-2013) è nato e ha vissuto – per arrivare al Mondo, a Palazzo Reale.
Un’esposizione diffusa, per documentare l’impulso del fotografo che, partendo dalla città a a sé più cara (e più vicina) ha sconfinato in quasi ogni paese del mondo per registrare, catalogare, le più svariate tracce abitative, con un rigore e una tecnica fotografica che ha eguali solo tra i grandi maestri della fotografia.
Palazzo della Triennale
In Triennale, 13 serie di fotografie ripercorrono la carriera di Basilico dagli esordi, ammantati di un aura che ricorda il clima di quegli anni di fermento sociale, fino agli ultimi lavori che descrivono il cambiamento degli orizzonti della città. Dalla celebre inchiesta dedicata alle fabbriche (“Milano Ritratti di Fabbriche”, 1978-1980), alla progressiva evoluzione che ha caratterizzato la nascita del nuovo quartiere milanese alle spalle di Corso Garibaldi, e non solo.
Curata da Matteo Balduzzi e dalla stessa Giovanna Calvenzi, responsabile dell’Archivio Basilico, e realizzata in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea, l’esposizione, presenta per la prima volta in modo organico e completo il lavoro di documentazione che Basilico ha realizzato sulla propria città nel corso di quasi 40 anni. Il Museo di Fotografia Contemporanea (MUFOCO) di Cinisello Balsamo ha contribuito con alcune serie proveniente dai propri archivi.





Un percorso che include il racconto delle periferie milanesi degli anni Settanta, la celebre inchiesta dedicata alle fabbriche (“Milano Ritratti di Fabbriche”, 1978-1980), l’indagine sulle architetture del modernismo milanese (1985), il progetto sulla città di notte realizzato per l’AEM (1989), i lavori per la costruzione del quartiere Porta Nuova (dal 2004 al 2012), il restauro del tetto del Duomo (2012).
Colpisce nelle fotografie di Basilico l’assenza di esseri umani, come se gli edifici fossero unità “stand alone”, e non contenitori di cittadini e cittadine che vanno, vengono, ci girano intorno.
Vengono inoltre esposti tre nuclei di opere conservate presso il Museo di Fotografia Contemporanea (MUFOCO), che ha contribuito alla curatela scientifica della mostra in Triennale, e che provengono dai progetti “Archivio dello spazio” (Sesto San Giovanni, 1992-1993), “Milano senza confini” (1998) e “Paesaggio prossimo” (2006-2007). Saranno inoltre presenti in mostra due video con materiali d’archivio e contenuti inediti.
Palazzo Reale
Circa 200 le opere a Palazzo Reale, una ricca selezione dall’Archivio Basilico tra i più importanti lavori dell’artista nel corso della carriera, realizzati in occasione di eventi internazionali nei quali è stato spesso l’unico autore italiano presente. Si parte da “Sezioni del paesaggio italiano”, un’indagine seminale sulla trasformazione del paesaggio nazionale realizzata per la VI Biennale di architettura di Venezia del 1996, in collaborazione con Stefano Boeri (96 stampe 30×40 cm).









Nella Sala delle Cariatidi saranno invece esposte 100 fotografie di oltre 40 città realizzate in occasione di prestigiosi incarichi internazionali, fra cui Shanghai, Rio de Janeiro, San Francisco, Mosca, Londra, Parigi, Istanbul, Tel Aviv, Boston, Liverpool, Roma, Berlino, Lisbona, Valencia, Gerusalemme, Beirut, Amman, Montecarlo, Hong Kong.







La mostra è accompagnata da un doppio catalogo in un’unica confezione, pubblicato da Electa e disegnato dallo studio Tomo Tomo.
Per maggiori informazioni: Palazzo Reale, Triennale Milano