La Pace Preventiva di Michelangelo Pistoletto

Palazzo Reale presenta “La Pace Preventiva”, una mostra-installazione di Michelangelo Pistoletto pensata appositamente per la suggestiva Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale (di Cristina Risciglione e Renato Corpaci).

La Pace Preventiva. Presentazione della mostra nella Sala delle Cariatidi di Milano, con un approfondito intervento del maestro Michelangelo Pistoletto. Nella foto: La colomba della pace 2015-2023, ledwall, 300 x 800 x 150 cm

Tra i principali esponenti dell’Arte Povera negli anni ’60 e ’70, Michelangelo Pistoletto si è reso celebre per i quadri specchio, un’illusione di spazio e profondità che coinvolge lo spettatore e lo mette in relazione con l’opera stessa e l’ambiente circostante.

Lo specchio introduce un elemento di riflessione e di auto-riflessione nell’osservatore, incoraggiandolo a esplorare la propria percezione della realtà e del sé.

Per l’artista, lo specchio rappresenta un’interrogazione sulla relazione tra arte e realtà, e sul ruolo dell’arte nell’interazione con il mondo circostante.

Pistoletto utilizza lo specchio come un mezzo per destabilizzare la dicotomia tra soggetto e oggetto, tra il mondo interno e quello esterno. Lo specchio diventa quindi un dispositivo che permette di ampliare la nostra comprensione della realtà e del nostro posto in essa.

Lo specchio è anche un elemento che rimanda alla storia dell’arte e alla tradizione degli autoritratti, ma anche alla cultura popolare e al concetto di selfie, creando un ponte tra arte e cultura contemporanea.

Curata da Fortunato D’Amico, la mostra odierna è un’elaborazione del percorso concettuale di Michelangelo Pistoletto, che rappresenta la complessità e la ricchezza delle culture del mondo, e l’importanza della prevenzione dei conflitti e della costruzione della pace, attraverso il dialogo, la comprensione e la cooperazione reciproca.

La Pace Preventiva

Il concetto di Pace Preventiva ribalta quello di “Guerra Preventiva” della dottrina Bush GW e complici, nozione che ha portato l’occidente a sferrare arbitrariamente attacchi militari devastanti, non supportati da motivazioni oggettive, o basati su vere e proprie invenzioni, nei confronti di supposti “nemici” – notoriamente in Medio Oriente – nel primo decennio del XXI secolo.

Michelangelo Pistoletto, Mappamondo, 1966-2022, giornali pressati, ferro, 180 x 180 x 180 cm

Il percorso della mostra nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, si svolge lungo i meandri di un labirinto di cartone corrugato svolto, in maniera da ricordare anche le forme sinuose del Terzo Paradiso, una delle opere più significative di Michelangelo Pistoletto, ed è un simbolo che rappresenta la fusione tra natura e tecnologia per creare un mondo sostenibile e armonioso.

«Il Labirinto – scrive Fortunato D’Amico segnala la presenza della dualità contrapposta tra il mostro e la virtù.» Sbagliare strada significa cadere preda del Minotauro, frutto dell’accoppiamento abominevole del Toro di Creta e di Pasifae, sua padrona e regina, fin troppo evidente emblema della parte animalesca e istintiva dell’essere umano, che deve essere domata e controllata per evitare il caos e la distruzione.

Lungo il percorso, i visitatori possono ammirare alcuni dei principali lavori realizzati dall’artista in oltre sessant’anni di attività sovrastati da un enorme simbolo del Terzo Paradiso, infagottato in scampoli di stoffa multicolore, a rappresentare le diverse culture e i diversi popoli.

Il Terzo Paradiso

Il Terzo Paradiso è composto da tre cerchi sovrapposti: il primo rappresenta la natura, il secondo rappresenta la tecnologia e il terzo rappresenta la fusione tra i due. Il cerchio centrale, che rappresenta la fusione tra natura e tecnologia, è più grande dei due cerchi esterni, a simboleggiare la necessità di mettere al centro della nostra attenzione la ricerca dell’armonia tra l’uomo e la natura.


Michelangelo Pistoletto, La colomba della pace, 2015-2023, ledwall, 300 x 800 x 150 cm

Il concetto dietro il Terzo Paradiso si basa sulla consapevolezza della crisi ecologica e sociale del nostro tempo, e sull’urgenza di trovare nuove modalità di vivere e di interagire con il nostro pianeta.

La mostra parte dal foyer della Sala delle Cariatidi, dove un enorme schermo restituisce l’immagine della Colomba di Pablo Picasso, che porta nel becco, non il proverbiale ramoscello d’ulivo, ma il simbolo, appunto, del Terzo Paradiso.

All’interno dello storico ambiente, subito un autoritratto, nello specchio. Di fronte, la Mela reintegrata, fin troppo esplicito invito al ridimensionamento dello strapotere della tecnologia sulla natura. Una versione monumentale di quest’opera è visibile di fronte alla stazione, in Piazza Amedeo d’Aosta a Milano.

Michelangelo Pistoletto, Venere degli stracci, 1967-2013, polistirene, resina e acrilico, 300 x 450 x 150 cm

Più avanti, un piano specchiante, a forma di bacino del Mediterraneo, dal titolo Love Difference, restituisce in parte il Terzo Paradiso sospeso, di cui già si diceva, oltre ad angolature estreme della Sala delle Cariatidi. Tutt’intorno, sedie di stili diversi, a indicare la diversità delle culture che si affacciano sul cosiddetto “Mare Nostrum”.

Verso il fondo dell’esposizione, la Venere degli stracci invita lo spettatore a riflettere sulle idee di bellezza, perfezione e vulnerabilità umana, e offre anche una critica sociale sulla povertà e le disuguaglianze.

Chiude la rassegna un video in cui Michelangelo Pistoletto illustra la sua Formula della Creazione, basata sul simbolo del Terzo Paradiso, un segno che contemporaneamente fa riferimento al passato, considera il presente e proietta nel futuro, evocando la responsabilità individuale nella forgia della società.

Cittadellarte

Cittadellarte è un progetto ideato da Michelangelo Pistoletto nel 1994. Si tratta di un’idea ambiziosa per trasformare l’antica fabbrica della Solvay a Ivrea, in Piemonte, in una città completamente nuova dedicata all’arte e alla cultura. L’obiettivo del progetto è di creare un luogo in cui l’arte, l’architettura, la scienza e la tecnologia possano incontrarsi e interagire in un ambiente sostenibile.

Fortunato D’Amico

«All’uscita dall’installazione – scrive ancora Fortunato D’Amico – il temerario ospite porterà con sé il ricordo di un’esperienza ricca di contenuti immaginifici e di informazioni pratiche, ma anche la cognizione di avere completato un esercizio tangibile, efficace per riflettere sulle modalità per uscire dal labirinto della realtà quotidiana, debellare l’accanito fautore di malvagità e instaurare la Pace Preventiva.»

Michelangelo Pistoletto

Una mostra “diffusa”, questa, che propone altre tre presenze in altrettanti musei civici di Milano: il Planetario, il Museo di Storia Naturale e l’Acquario cittadino.

Michelangelo Pistoletto, La Pace Preventiva
a cura di Fortunato D’Amico
Palazzo Reale, Sala delle Cariatidi
da giovedì 23 marzo a domenica 4 giugno 2023

Per maggiori informazioni: Palazzo Reale, Milano

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