Porte del Pasubio 1916-2022. Dalla città della guerra al Rifugio Papa

La Sezione di Schio del Club Alpino Italiano e il Comune di Schio presentano “Porte del Pasubio 1916-2022. Dalla città della guerra al Rifugio Papa”, una grande mostra fotografica con oltre trecento immagini dedicata a Porte del Pasubio (di Cristina Risciglione e Renato Corpaci)

2 luglio1922. Inaugurazione del Rifugio Pasubio a Porte (poi rifugio Papa). La folla si avvia verso Sette Croci. Foto di Luigi Suppi. Per gentile concessione della famiglia

A cinque anni dalla mostra per i cento anni della Strada delle 52 Gallerie, la Sezione di Schio del Club alpino italiano e il Comune di Schio presentano una grande mostra fotografica – “Porte del Pasubio 1916-2022. Dalla città della guerra al Rifugio Papa” – inaugurata a ottobre, che descrive l’evoluzione di questo angolo prealpino, dalle fortificazioni militari della I Guerra mondiale alla pacifica destinazione del Rifugio oggi dedicato al generale Achille Papa, ufficiale che lassù passò oltre 12 mesi, fino all’agosto 1917.

Quasi trecentocinquanta fotografie, per la quasi totalità inedite, ritrovate in gran parte (80% circa) presso archivi famigliari di ufficiali che le hanno scattate, oltre a biblioteche e musei.

Porte del Pasubio identifica il versante vicentino, strapiombante, della montagna che a 1928 metri scollina in un passo e da lì si apre sugli altipiani sommitali dove allora passava il confine tra Italia e Austria e oggi tra Veneto e Trentino-Alto Adige. In questo punto si attesterà il fronte, immoto, inalterato fino al termine del conflitto del ’15-’18.

Per ragioni logistiche di rifornimento e di alloggio delle truppe impegnate a mantenere la posizione, nella parte superiore di questa parete sorse una piccola città di baracche, stradine, terrazzamenti, scalette, case più o meno rifinite, denominati el Milanin, ad accogliere ufficiali, soldati e vettovaglie.

Al termine del conflitto, il CAI di Schio decise di erigere, sulla base di una delle case militari esistenti, il proprio rifugio alpino, oggi diventato una meta frequentata al punto da giustificare gli importanti ampliamenti che sono stati apportati all’edificio del 1922, anche recentemente, con l’aggiunta di un nuovo corpo abitativo a oriente dei tre succedutisi negli anni.

Il percorso espositivo della mostra Porte del Pasubio 1916-2022. Dalla città della guerra al Rifugio Papa si sviluppa in dodici sale ed è articolato in quattro sezioni: “1916-1920. La città della Guerra”, “1922-1937. Il Rifugio Pasubio”, “1935-1939. Dal Pasubio eroico al Pasubio turistico”, “1945-2022”. Il Rifugio Papa”.

In particolare, nelle prime due sezioni viene raccontata la guerra, ma ancora di più l’esigenza dei combattenti di costituire, dopo mesi di accampamento precario, un nucleo abitativo più strutturato in cui sentirsi meno vulnerabili, quanto meno agli agenti atmosferici.

Interessanti le immagini che sono il risultato della combinazione di due scatti, che offrono una visione più ampia e completa su luogo e sui suoi occupanti.

Claudio Rigon, curatore della mostra

La mostra testimonia come questo luogo dalla forte valenza simbolica sia entrato a far parte della vita della comunità scledense anche grazie alla scelta del CAI di Schio di costruire qui, su una casa di soldati, il suo rifugio subito dopo la fine della prima guerra mondiale. Inaugurato nel 1922, all’inizio si chiamava Rifugio Pasubio.

Le foto esposte, quelle, per così dire “storiche”, sono state scattate con macchine disponibili all’epoca, per lo più a lastra e stampate a contatto, direttamente al campo e processate con acqua, acidi e fissaggio di fortuna. Per la mostra, sono state elaborate digitalmente e riportate a uno stato qualitativo più che accettabile.

Porte del Pasubio 1916-2022. Dalla città della guerra al Rifugio Papa
Museo Civico Palazzo Fogazzaro di Schio
fino al 1 maggio 2023

Per maggiori informazioni: Comune di Schio

Per entrare nel vivi dei temi proposti dalla mostra, il CAI di Schio propone otto conferenze con esperti di diversi settori, in un ciclo correlato alla mostra.

Otto conferenze con esperti di diversi settori per entrare nel vivo dei temi affrontati nella mostra Porte del Pasubio 1916-2022. Dalla città della guerra al Rifugio Papa.

Venerdì 21 ottobre 2022, ore 20.30, Schio – Lanificio Conte – Spazio espositivo (Largo Fusinelle). Incontro con il curatore della mostra “Porte del Pasubio 1916-2022” Claudio Rigon.
Claudio Rigon è scrittore e fotografo, già curatore della Mostra ”La strada delle gallerie ha 100 anni”.
Venerdì 11 novembre 2022, ore 20.30, Schio – Lanificio Conte – Spazio espositivo (Largo Fusinelle). I rifugi di alta montagna come presidio ambientale con Luca Calzolari e Roberto Mantovani. Luca Calzolari è direttore responsabile della stampa sociale del Club Alpino Italiano e direttore del quotidiano indipendente il giornale della protezione civile.it, è anche volontario del Corpo nazionale del Soccorso Alpino Speleologico.
Roberto Mantovani è giornalista professionista, scrittore e storico dell’alpinismo europeo ed extraeuropeo, per quattro anni è stato collaboratore fisso della trasmissione TGR Montagne di RAI 2.
Venerdì 2 dicembre 2022, ore 20.30, Valli del Pasubio – Teatro San Sebastiano. La gestione dei rifugi alpini e l’escursionismo di massa con Renato Leonardi e Mario Fiorentini.
Renato Leonardi da quarant’anni è il gestore del Rifugio Papa a Porte del Pasubio ed è volontario del Corpo nazionale del Soccorso Alpino Speleologico. Mario Fiorentini è Presidente dell’Associazione Gestori dei Rifugi Alpini del Veneto, gestisce il Rifugio Città di Fiume in val Fiorentina ed è Istruttore di scialpinismo.
Venerdì 20 gennaio 2023, ore 20.30, Schio – Lanificio Conte – Spazio espositivo (Largo Fusinelle). I luoghi della memoria, valore storico culturale della montagna veneta con Annibale Salsa. Annibale Salsa, past president generale del CAI, ha insegnato antropologia filosofica e culturale all’Università di Genova ed è appassionato studioso della cultura alpina.
Venerdì 3 febbraio 2023, ore 20.30, Schio – Lanificio Conte – Spazio espositivo (Largo Fusinelle). Il Pasubio, gli anni Trenta e Francesco Zambon: la scoperta di un fotografo con Claudio Rigon. Claudio Rigon è scrittore e fotografo, già curatore della Mostra ”La strada delle gallerie ha 100 anni”.
Venerdì 17 febbraio 2023, ore 15, Vicenza – Palazzo Cordellina (Contrà Riale, 12) Convegno in collaborazione con la biblioteca Civica Bertoliana e con l’Ordine degli Architetti di Vicenza. L’architettura dei rifugi di alta montagna all’affacciarsi del terzo millennio con Luca Gibello e Giovanni Fontana. Luca Gibello è Architetto, Dottore di ricerca in Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica, ha pubblicato numerosi volumi di Architettura e dal 2012 è fondatore e presiede l’associazione culturale Cantieri di alta quota.
Giovanni Fontana è Architetto, progettista dell’ampliamento del Rifugio Papa, past president della Sezione CAI di Schio.
Venerdì 10 marzo 2023, ore 18, Bassano del Grappa – Libreria Palazzo Roberti (via Jacopo da Ponte, 34). Le fotografie del passato sono strati archeologici con Michele Smargiassi.
Michele Smargiassi è giornalista del quotidiano «la Repubblica», per il quale scrive di cultura, società e politica. Ha creato e gestisce sul sito internet www.repubblica.it il blog Fotocrazia, dedicato al ruolo delle immagini fotografiche nella società contemporanea. Collabora con la Fondazione Fotografia di Modena ed è membro del Comitato scientifico del Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena.
Venerdì 24 marzo 2023, ore 20.30, Schio – Lanificio Conte – Spazio espositivo (Largo Fusinelle). Enogastronomia in quota tra tradizione e innovazione. Incontro con Mario Fiorentini ed i gestori dei rifugi vicentini. Mario Fiorentini è Presidente dell’Associazione Gestori dei Rifugi Alpini del Veneto, gestisce il Rifugio Città di Fiume in val Fiorentina ed è Istruttore di scialpinismo.

Per maggiori informazioni: Palazzo Fogazzaro

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