Le tre Pietà di Michelangelo, nella forma dei loro calchi in gesso, eccezionalmente riunite dal 22 ottobre all’8 gennaio 2023, nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano

Promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura e organizzata da Palazzo Reale con la collaborazione del Castello Sforzesco, a cura di Giovanna Mori, Domenico Piraina e Claudio Salsi, la mostra resterà accessibile al pubblico fino all’8 gennaio 2023. L’ingresso è gratuito.
Proveniente da Firenze, da dove si è sviluppata, all’ombra della cupola del Brunelleschi, grazie alla collaborazione tra i capoluoghi toscano e milanese e con i Musei Vaticani, la mostra consente di confrontare tre calchi otto-novecenteschi che hanno scandito l’evoluzione dell’arte di Michelangelo.
La Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale costituisce un palcoscenico ideale per assicurare al visitatore l’esperienza più profonda e più formativa nel contatto con opere di tale intenso contenuto artistico e devozionale.
Tre “sudari” pendono dal soffitto al pavimento per più di sedici metri a fare da sfondo a ciascuna delle tre sculture, su cui vengono proiettate immagini storiche – proiezioni e fotografie – che hanno avuto per protagoniste le tre Pietà di Michelangelo: restauri, allestimenti e trasferimenti immortalati da testimonianze, come scatti e filmati d’epoca, provenienti da importanti archivi e fototeche italiane che hanno collaborato al progetto.
















È così che «Grazie ai tre preziosi calchi, questa mostra spettacolare, allestita in una delle più belle sale della città, potrà raccontare ai visitatori l’evoluzione della sensibilità di Michelangelo lungo tutto l’arco della sua vita – ha dichiarato Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano – Sarà una grande emozione poter abbracciare con un solo sguardo le tre Pietà.»
Il confronto, a Milano, potrà essere integrato dalla visita all’antico Ospedale Spagnolo nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco, dove si trova l’originale della Pietà Rondanini a cui Michelangelo lavorò fino a quando la morte pose fine al suo intenso travaglio artistico e spirituale.
Le tre Pietà di Michelangelo
La Pietà Vaticana, compiuta in giovane età da Michelangelo, presenta notoriamente delle visibili sproporzioni che però sono superate dalla bellezza dei volti della Madre e del Figlio e dalla potente, globale aura mistica che emana dall’opera.
La Pietà Bandini di Santa Maria del Fiore a Firenze è probabilmente la scultura più sofferta dall’artista, a causa principalmente della qualità mediocre del materiale, che portò il maestro a rompere un braccio del Salvatore e ancora successivamente a danneggiarlo volontariamente. Il progetto poggia sulla complessità della composizione, che vede ben quattro personaggi dinamicamente impegnati, ma sopraffatti dal peso del corpo rigido e disarticolato del Salvatore.





La Pietà Rondanini, opera incompiuta, la cui realizzazione è stata interrotta dalla morte del maestro, è caratterizzata dall’apparente fusione tra il corpo del Cristo e il corpo della Madre impegnata a sorreggerlo. Incredibilmente, l’opera, incompiuta nel 1564, ricorda le sculture di Medardo Rosso (1858-1928), rivelando nella sua incompiutezza, un’assoluta modernità – ma in fondo questo non è poi così strano.
«In occasione dell’esposizione, è stata promossa un’attenta ricerca documentaria e iconografica sulle tre Pietà di Michelangelo, finalizzata a creare un racconto visivo in grado di presentare episodi della storia recente che hanno avuto per protagoniste le sculture michelangiolesche.» (dal comunicato stampa)
Le Pietà di Michelangelo. Tre calchi storici per la Sala delle Cariatidi
a cura di Giovanna Mori, Domenico Piraina e Claudio Salsi
Milano, Palazzo Reale
Dal 22 ottobre all’8 gennaio 2023
Per maggiori informazioni: Palazzo Reale Milano