Mudec Photo ospita a Milano la personale di TVBoy, permettendo al visitatore di abbracciare in un colpo d’occhio la vasta produzione di uno street artist ironico e scanzonato che ha distribuito le sue opere sui muri delle città occidentali, reinterpretando i fenomeni socio-politici della società moderna (di Cristina Risciglione e Renato Corpaci).
Uno degli esponenti principali del movimento Street Art di matrice Neo Pop, conosciuto per le sue opere a livello internazionale, TVBOY, al secolo Salvatore Benintende, è dotato di uno stile riconoscibile e di una produzione estremamente fertile che ha lasciato tracce graffianti nelle strade di Roma, Barcellona, Monaco, Copenaghen, Berlino, Londa, LA, Miami…, con opere che dai muri e dai marciapiedi, si sono trasferite spesso nelle gallerie o nelle case dei collezionisti.
Ora, un museo, il MUDEC (Museo delle Culture) di Milano, gli ha dedicato una mostra.
La Street Art è un arte galeotta, perciò è sempre un po’ strano vederla esposta nelle sale di un museo – anche se le sale sono “solo” quelle della dependance fotografica del MudecPhoto, che ha visto passare, tra gli altri, personaggi del calibro di Elliott Erwitt e Steve McCurry. È un po’ come guardare un bell’animale selvatico rinchiuso dietro le sbarre di uno zoo. Ma, in fondo, si tratta di una manifestazione dei tempi, perciò, anche questa, è una “fotografia” della nostra epoca.











Il Mudec non è nuovo a iniziative di questo genere. Già nel novenbre 2018, prodotta da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE che è anche l’organizzazione che gestisce le sue attività, il Museo delle Culture aveva organizzato una mostra su quello che sembra essere il sovrano assoluto della Street Art: Banksy.
Del resto, in un museo votato all’antropologia culturale come il Mudec, ci sta.
TVBoy e l’Arte
Ma è arte universale? «L’arte – dichiara un critico d’arte affermato – o è universale, o non è. Sarebbe cronaca, altrimenti.» Perciò, l’arte di TVBoy, è universale o cronaca? O Rock and Roll? … Solo canzonette?
Ecco a voi, a cura di Nicolas Ballario, più di 70 tele, suddivise in comparti tematici come: BACI, POTERE, EROI, ARTE.
La serie “Baci” è ispirata a una campagna pubblicitaria di Oliviero Toscani che, a sua volta, si era ispirato a un murale del 1990 sul Muro di Berlino (lato Est), dal titolo Fraternal Kiss, dell’artista russo Dmitri Vrubel, raffigurante un bacio tra Leonid Brezhnev e Erich Honecker.
La sezione “Potere” permette di esporre, tra gli altri, quel Babbo Natale ammanettato e scortato da un agente di Polizia che avevamo visto all’angolo di Largo delle Culture nel 2019.
La sezione “Arte” consente a TVBoy di scatenare la propria ironia, ri-rappresentando la Madonna-Ferragni nell’atto di promuovere una confezione di acqua… santa; o l’Ultima Cena da MacDonald, dal titolo… Fast Supper; o, ancora, un bellissimo ritratto di un Leonardo da Vinci, palestrato, tatuato e – si intuisce – biker abbracciato a una Monna Lisa, massimo ventenne e in jeans. Nell’atellier di Velasquez ritroviamo, oltre all’infanta Margherita, anche Banksy e lo stesso autore.
La sezione “Eroi” è forse la più scontata. Non si può non concordare sulla scelta dei personaggi, oggetto forse di troppo “rispetto”, da parte di un artista irriverente e scanzonato come Salvatore Benintende. Un rispetto che qui, forse, lo fa sconfinare nella “cronaca”.



La complicità col Mudec è scaturita nel 2018 dall’iniziativa di TVBOY di realizzare clandestinamente, sul muro perimetrale in via Tortona, un murale dal tono sarcastico sulla presenza delle opere di Banksy all’interno del Museo.
TVBoy e il Mudec
Una provocazione raccolta dal Comune, unitamente a Sole 24Ore Cultura, che ha invitato l’artista a progettare una sorta di collaborazione con un obiettivo culturale, sfociata, al termine di un’asta benefica, nella realizzazione di due gallerie a cielo aperto dedicate a Guido Crepax e successivamente a Diabolik sul Naviglio, nei pressi della chiesa di San Cristoforo.
C’è un po’ di furbizia, in tutto questo. TVBoy cavalca l’onda perfetta che lo sta catapultando, sotto un sole accecante, verso la sabbia dorata della spiaggia di una località esclusiva. Non si può dargli torto. Del resto, la sua energia infaticabile che attinge a una cronaca sempre feconda di paradossi e contraddizioni, merita l’attenzione di un mondo, oggi più che mai incline a blandire, più che avversare, inarrestabili movimenti e fenomeni che minacciano i suoi cospicui profitti.