La mostra di Piet Mondrian al MUDEC di Milano col titolo Dalla figurazione all’astrazione è visitabile ogni giorno dal 24 novembre 2021 al 27 marzo 2022 (di Cristina Risciglione e Renato Corpaci).
A molti anni di distanza dall’ultima monografica a lui dedicata – Roma 1956 – le opere riunite nelle sale del MUDEC permettono di tracciare il percorso dell’evoluzione dell’artista olandese, dal primo periodo “figurativo” del naturalismo e dell’impressionismo, progressivamente attraverso il post-impressionismo, i fauves, il simbolismo e il cubismo, fino all’iconico periodo “astratto” del neoplasticismo che gli ha dato la maggiore notorietà.
Sessanta opere, scelte tra quelle di Mondrian, degli artisti della Scuola dell’Aja e dei designer di De Stijl, comprese due opere di Mondrian provenienti dal Museo del Novecento di Milano e un quadro neoplastico proveniente dal National Museum of Serbia di Belgrado (НАРОДНИ МУЗЕЈ У БЕОГРАДУ).












Passando di tela in tela, da una sala all’altra, nel museo che occupa la ex fabbrica Ansaldo, nel brioso quartiere intorno a Via Tortona, si assiste, nelle diverse fasi, alla progressiva sintesi che Mondrian condusse sin dal 1900. Del paesaggio “asciuga” le forme e i colori, ripartendoli infine nell’essenza dei colori primari, in aree della tela monocromatiche, delimitate da linee squadrate.
Amava definirsi un pittore “realista”: realista figurativo nelle sue prime opere; realista astratto nelle opere più tarde.
Formato alla Rijksakademie van Beeldende Kunsten (l’Accademia Statale di Belle Arti) ad Amsterdam, tra il 1892 il 1895, nel 1912 Mondrian si stabilì a Parigi, dove fu influenzato dal cubismo di Pablo Picasso e Georges Braque e dalla musica Jazz che ascoltava nei locali notturni e che considerava l’equivalente musicale del neoplasticismo.
De Stijl
La storica del design Domitilla Dardi presenta tre risvolti dell’ ‘Effetto Mondrian’:





– la relazione tra De Stijl e Gerrit Rietveld, autore della poltrona Red and Blue, raccontata attraverso le riedizioni filologiche di Cassina, con i prototipi originali dei primi anni ’70 dai quali è poi scaturito il successo della celebre icona;
– la fortuna critica di Mondrian nella cultura artistica italiana, con i materiali che illustrano la prima personale del 1956 allestita da Carlo Scarpa alla GNAM di Roma, vero omaggio del maestro italiano al genio olandese;
– l’influenza del “pattern Mondrian” sugli autori contemporanei, come nel contenitore-tributo di Shiro Kuramata prodotto da Cappellini.





Prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di Milano-Cultura e con il patrocinio del Consolato dei Paesi Bassi a Milano, La mostra Piet Mondrian. al MUDEC di Milano, Dalla figurazione all’astrazione, è stata realizzata grazie alla collaborazione del Kunstmuseum Den Haag, con il concept del direttore del Kunstmusem Benno Tempel e con la curatela di Daniel Koep, Head of Exhibitions, e di Doede Hardeman, Head of Collections, presente all’inaugurazione.
Con il patrocinio di Fondazione Deloitte.
Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione
Dal 24 novembre 2021 al 27 marzo 2022
Mudec, Museo delle Culture
via Tortona 56, CAP 20144 Milano
Lunedì 14.30 – 19.30
Martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30
Giovedì – sabato 9.30 – 22.30
ULTIMO INGRESSO UN’ORA PRIMA
infoline: 0254917 (lun-ven 9.00-18.00)
Per maggiori informazioni: Mudec-Museo delle Culture
info@mudec.it