Diventato un monumento a tutti gli effetti, durante il periodo della fioritura, il Ciliegio secolare di Besana Brianza, da tutta la provincia attrae i visitatori che percorrono a frotte gli sterrati intorno al campo in cui si trova per il piacere di catturare un selfie o un istantanea della fidanzata, (o della suocera…) con lo sfondo delle fronde rigogliose (di Cristina Risciglione e Renato Corpaci).
Besana in Brianza è un comune italiano di oltre 15.000 abitanti della provincia di Monza e della Brianza in Lombardia. Con una superficie di 16 km² è uno dei comuni più vasti della provincia. Mediamente posta a 336 m s.l.m., (minima 244 – massima di 350), è la città della provincia alla maggiore altitudine. Il territorio è interamente collinare, formato da un accumulo di sedimenti rocciosi di origine morenica ed è attraversato da diversi corsi d’acqua minori che si gettano nel Lambro.
Uno di questi, il torrente Bevera, attraversa un boschetto in località Neresso Inferiore. Una stretta passerella di legno permette di attraversarlo per seguire il sentiero che, di lì a pochi passi, conduce a un campo coltivato. Sul limitare del campo, appare il ciliegio selvatico (Prunus avium) di Besana, in piena fioritura. Siamo nella frazione di Vergo-Zoccorino, al confine tra Besana in Brianza e Briosco.

















Un’altra strada permette di arrivare alla destinazione imboccando un sentiero alle spalle di Cascina Casanesca, aggirando lo stesso campo coltivato.
Una vera attrazione per gli abitanti della Brianza, protende la sua chioma a 360°, beneficiando, grazie alla posizione, della luce solare dall’alba al tramonto.
La processione di visitatori che si registra in questi giorni ricorda la millenaria usanza giapponese dell’Hanami, parola che significa “guardare i fiori”, evento che si ripete annualmente nel paese del Sol-Levante proprio durante la fioritura dei ciliegi.
Alto circa 24 metri, con una circonferenza di 30 e un’età compresa tra i 150 e i 200 anni, la sua nascita risale probabilmente alla fondazione ottocentesca del vicino edificio agricolo.
La pianta è stata scelta per rappresentare la Lombardia nel Giardino dei Patriarchi dell’Unità d’Italia, situato nel perimetro del Parco Archeologico a Villa Quintili, sull’Appia Antica, e inaugurato il 27 settembre 2013 a Roma, dove è stata piantata una sua talea in un’area in cui sono stati messi a dimora i “gemelli” degli alberi monumentali più significativi di tutte le nostre regioni, tra cui gli olivastri millenari di Santu Baltolu di Carana, in Sardegna.
Inserito nel primo elenco degli alberi monumentali d’Italia, 2.407 esemplari che si contraddistinguono per l’elevato valore biologico ed ecologico, ma anche per l’importanza storica, culturale e religiosa in contesti di grande pregio paesaggistico, il ciliegio è da qualche anno uno dei più apprezzati soggetti per i post sui social, con pagine dedicate su Facebook e foto pubblicate su Instagram.
All’albero di Besana Brianza è dedicata inoltre la “Mini Night Trail del Ciliegio Secolare“ che coinvolge 300 maratoneti (12 km) e 700 partecipanti per la camminata al passo (6 km), evento sospeso da due edizioni a causa delle restrizioni riguardanti la pandemia di Covid 19.
La camminata tra i campi, dal luogo in cui si è lasciata l’automobile al ciliegio secolare, è estremamente piacevole ma è importante ricordare che la coltivazione del campo, per il contadino, significa un profitto che gli permette di mangiare, di mandare a scuola i figli e poche altre cose. La coscienza di questa nozione impone di restare rigorosamente nel tracciato e non calpestare le culture. Tassativo.
Un’ultima considerazione riguarda la fioritura precoce di quest’anno. Purtroppo, il fenomeno s’inserisce in una tendenza a lungo termine che si ripete da diverse decadi, e non solo nel nostro paese, ma anche in altre aree del pianeta (come giustappunto il Giappone). Un altro allarmante segno dell’impatto del cambiamento climatico.
Per maggiori informazioni: Mini Night Trail del Ciliegio Secolare; Ministero dei Beni Culturali;