1000 Miglia 2019

Partita da Brescia, la 37a rievocazione storica della 1000 Miglia 2019 è ritornata al punto di partenza, dopo aver percorso alcune delle strade panoramiche più belle del Paese (di Cristina Risciglione).

Oskar MEIER e Katerina BATOUSKOVA su BUGATTI TYPE 37 (1927)

Alla fine, hanno vinto i tre equipaggi favoriti, anche se non nell’ordine maggiormente pronosticato alla vigilia.

430 vetture (di cui 53 ritirate), 4 giorni di guida, 40 ore al volante, 200 comuni, 7 regioni. E ancora, 16 Controlli Orari, 112 prove cronometrate, 7 a media imposta e 28 Controlli a Timbro. La 1000 Miglia 2019 è stata – come sempre – una prova di resistenza fisica per i piloti e per i mezzi, ma è stata anche – come sempre – un’escursione in uno dei territori più belli del mondo. Il percorso si snoda infatti per 1.801 chilometri tra le strade più belle e suggestive d’Italia.

La casa automobilistica più rappresentata è Alfa Romeo con 44 vetture, a seguire Jaguar con 35, Fiat con 33 e Mercedes-Benz e Lancia con 29.

A Brescia, in un capannone della Fiera, i partecipanti sottopongono le vetture a un controllo di conformità da parte dei commissari che si assicurano del pieno funzionamento di tutte le dotazioni di sicurezza.

Protagoniste anche le circa 130 vetture prodotte dopo il 1958 partecipanti al “Ferrari Tribute to 1000 Miglia” e al “Mercedes-Benz 1000 Miglia Challenge”, riservati a vetture in prevalenza moderne delle due Case.

La nazione più rappresentata continua ad essere l’Italia con 303 equipaggi partenti. I Paesi Bassi si trovano al secondo posto, con 133 cittadini, seguiti da Germania, con 86 partecipanti e Regno Unito con 74, belgi 52, lussemburghesi 12.

Grande suggestione per il passaggio, poco prima della partenza, degli apparecchi della Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) dell’Aeronautica Militare Italiana, Frecce Tricolori.

Frecce Tricolori

Prima giornata

Dopo la punzonatura in Piazza Vittoria, alle 14:30 le 430 vetture della Freccia Rossa, sono partite da Viale Venezia e si sono dirette verso Desenzano, per poi proseguire in direzione di Sirmione, del Parco Giardino Sigurtà di Valeggio sul Mincio, Mantova, Ferrara, e ancora Comacchio, Ravenna per giungere in serata a Cervia-Milano Marittima.

Classifica a Cervia

L’ordine di classifica della 1000 Miglia 2019 a Cervia faceva già intravvedere quale sarebbe stato l’allineamento finale al  termine della corsa.

1. 13833 punti, Andrea Vesco e Andrea Guerini (Team Villa Trasqua), Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929.

2. 13465 punti, Giovanni Moceri e Daniele Bonetti (Team Alfa Romeo), Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928.

3. 13189 punti, Juan Tonconogy e Barbara Ruffini, Bugatti Type 40 del 1927.

Seconda giornata

Partenza affollata di curiosi e di appassionati quando le auto hanno ripreso il percorso per la seconda giornata di gara in direzione di Cesenatico, Gambettola, Urbino, Corinaldo e Senigallia. Alle 13:00 il breve ristoro a Fabriano, nel loggiato di San Francesco, e il proseguimento del percorso verso Perugia, Assisi, Terni, Rieti e l’arrivo nella Capitale per la suggestiva passerella in Via Veneto.

Classifica invariata all’arrivo a Roma: Moceri-Bonetti; Vesco-Guerini e Tonconogy-Ruffini, con i primi due team a un distacco marginale l’uno dall’altro.

Classifica a Roma

1. 17596 punti, Giovanni Moceri e Daniele Bonetti (Team Alfa Romeo), Alfa Romeo 6C 1500 SS (1928)numero 59;

Franca Boni e Monica Barziza su LANCIA APRILIA 1500 1949

2. 17514 punti, Andrea Vesco-Andrea Guerini (Team Villa Trasqua), Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato (1929 numero 81);

3. 16893 punti, Juan Tonconogy e Barbara Ruffini, Bugatti Type 40 (1927) numero 5.

Coppa delle Dame, Franca Boni e Monica Barziza su una Lancia Aprilia 1500 (1949) numero 60.

Terza Giornata

Le vetture della Freccia Rossa hanno lasciato Roma alle ore 6:30 alla volta di Bologna.
Lungo il percorso hanno toccato borghi e città dell’Italia centrale: Viterbo, Radicofani, Castiglione d’Orcia per arrivare alle ore 12:30 a Siena, dove si sono fermate per la pausa pranzo presso il Palazzo Pubblico.

Alberto Riboldi e Paolo Sabbadini, quarti classificati su una O.M. 665 S Superba 2000 (1926)

Nella prova Campiglia-Orcia 8, la O.M. 665 S SUPERBA 2000 del 1926, guidata da Alberto Riboldi e Paolo Sabbadini con il numero 5, si è piazzata temporaneamente al terzo posto, superando il duo Juan Tonconogy e Barbara Ruffini, prontamente risaliti al terzo posto a Vinci, passaggio obbligato nell’anno delle celebrazioni del Cinquecentenario della morte del genio vinciano, prova di precisione dedicata a Leonardo PC 92 – Leonardo 500 7.

Da lì, Montecatini Terme, Pistoia, Firenze, e valicando il Passo della Futa e della Raticosa, arrivo a Bologna alle 21:15.

Classifica a Bologna.

1. 67910 punti, Giovanni Moceri e Daniele Bonetti (Team Alfa Romeo), Alfa Romeo 6C 1500 SS (1928);

2. 67296 punti, Andrea Vesco-Andrea Guerini (Team Villa Trasqua), Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato (1929);

3. 66525 punti, Juan Tonconogy e Barbara Ruffini, Bugatti Type 40 (1927).
Coppa delle Dame, Franca Boni e Monica Barziza su una Lancia Aprilia 1500 del 1949.

Quarta giornata

La pioggia ha salutato le vetture della 1000 Miglia 2019, in partenza alle 7:00 da Bologna in direzione di Brescia.

Il percorso si è sviluppato toccando i centri di Modena, Reggio Emilia, Langhirano, e Parma, dove, si è tenuto l’ultimo pranzo di gara presso l’affascinante cornice di Palazzo Ducale.

Quindi, ripartiti per Busseto, hanno lasciato l’Emilia Romagna entrando nel cuore della Pianura Padana, attraversando Cremona, Carpenedolo, Montichiari e Travagliato, prima di tagliare il traguardo a Brescia intorno alle ore 16.00.

Classifica finale

1. 74752 punti, Giovanni Moceri e Daniele Bonetti (Team Alfa Romeo), Alfa Romeo 6C 1500 SS (1928), numero 59;

2. 73611 punti, Andrea Vesco-Andrea Guerini (Team Villa Trasqua), Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato (1929) numero 81;

3. 72786 punti, Juan Tonconogy e Barbara Ruffini, Bugatti Type 40 (1927), numero 34.

4. 71920 punti, Alberto Riboldi e Paolo Sabbadini, su una O.M. 665 S Superba 2000 (1926), numero 5.

34. 53766 Coppa delle Dame, equipaggio femminile, Silvia Marini e Francesca Ruggeri, Aston Martin 2 Litre Speed Model (1937) numero 118.

Silvia Marini e Francesca Ruggeri, Aston Martin 2 Litre Speed Model 1937

La cerimonia di premiazione, in Piazza della Vittoria si è svolta in un tripudio di folla a partire dalle ore 19.00. Subito seguita dall’abituale festa di chiusura, “1000 Miglia – The Night”, con numerosi eventi nel cuore del centro storico bresciano.

Professionisti

Tra i piloti professionisti concorrenti alla 37a rievocazione storica della 1000 Miglia, Arturo Merzario, navigatore di Stefano Valente, su Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato (1929) numero 60, è un ex pilota automobilistico di Formula 1,chhe ha partecipato a 85 Gran Premi. 70esimo al traguardo.

Miki Biasion, due volte Campione del Mondo Rally, in coppia con Silvia Settembrini, alla guida di una Ferrari 250 MM Spider Vignale del 1953 numero 239, è giunto 113esimo al traguardo.

Christian Geistdörfer, navigatore di Claudia Kunkel su Porsche 356 A 1500 GS Carrera 1956 numero 230, ex co-pilota di rally tedesco, ha vinto in coppia con Walter Röhrl il Campionato del Mondo di Rally nel 1980 e nel 1982, e ha vinto per quattro volte il Rally di Monte Carlo. 178esimo in classifica.

Al seguito dei concorrenti della 1000 Miglia, in coda per superare la punzonatura in P.za S. M. Maggiore a Firenze (foto Cristina Risciglione)

Emanuele Pirro, in coppia con Gian Carlo Bruno – Alfa Romeo 6C 2300 Pescara Spider del 1935 col numero 110, ha gareggiato in Formula 1, in Turismo, veterano delle corse di durata. Nel suo palmares ben 5 vittorie alla 24 Ore di Le Mans 262esimo al traguardo.

Romain Dumas (Team Chopard), due volte vincitore alla 24 Ore di Le Mans del 2010 e del 2016 , in coppia con Armando Musotto su Porsche 550 A Spyder 1500 RS del 1957, è stato costretto al ritiro.

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