Pistoletto Padre e Figlio a Biella

Quasi una mostra diffusa, quella che interessa la vicenda artistica dei Pistoletto padre e figlio a Biella, tra Casa Zegna, sede della Fondazione omonima a Trivero e, a Biella, Cittadellarte e Palazzo Gromo Losa (di Cristina Risciglione).

Michelangelo Pistoletto, Il disegno nello specchio, 1979, cornici e specchio, 250 x 500 cm, foto: Archivio Pistoletto

Oltre cento opere tra dipinti, quadri specchianti, installazioni, lightbox, video e fotografie. Il tema della mostra si intreccia strettamente con il profondo legame di Ettore e Michelangelo con la città e con la famiglia Zegna, le cui prime committenze ai Pistoletto risalgono al 1929.

 Obiettivo dell’iniziativa curata da Alberto Fiz è di mettere in prospettiva la produzione artistica di Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) con quella del padre Ettore Pistoletto Olivero (Arnodera, Val di Susa, 1898 – Sanremo, 1981).

«Lasciare un’eredità ai padri»

«Partendo dal dialogo tra Michelangelo Pistoletto e suo padre, è possibile interrogarsi sui concetti di tempo storico e tempo soggettivo, ma anche sulla necessità di accettare le differenze da cui può scaturire persino un’intima complicità”, afferma Alberto Fiz.

L’evento espositivo rappresenta la conclusione di un’ideale trilogia che ha esordito nel 1973 con la mostra Padre e Figlio, proposta a Torino dalla galleria di Gian Enzo Sperone. È Michelangelo che conduce il padre a realizzare composizioni in cui compaiono elementi specchianti quali bottiglie, pentole, anfore che restituiscono, riflessa sulla superficie, l’immagine del loro artefice. Il padre diventa così soggetto della composizione dal vero. Michelangelo ripeterà a sua volta l’operazione nel 2008 all’età di 76 anni, la stessa che aveva suo padre nel 1973. Padre e figlio, dunque, attraverso l’arte, diventano concettualmente “coetanei”.

Il concetto viene ribadito nel 2008 nella mostra I coetanei proposta dalla galleria Persano e oggi, terza tappa di questa relazione famigliare, nella mostra biellesa.

Casa Zegna

La parte espositiva visibile a Casa Zegna comprende per la prima volta in una mostra pubblica, i dipinti dell’artista risalenti al biennio 1952-1953, raffiguranti le tappe per la realizzazione della Panoramica Zegna, straordinario percorso ambientale voluto da Ermenegildo Zegna e ancora oggi integrato nel grande parco naturale dell’Oasi Zegna.

Sulle pareti del perimetro della sala, i quadri di Ettore sono abbinati a fotografie d’epoca che ritraggono ciascuna prospettiva del percorso in fieri. Al centro, un cumulo di vecchi panni diviso in due da uno specchio: da una parte, tutti i panni multicolore; dall’altra, solo i panni bianchi. Lo specchio fornisce l’impressione che il cumulo di vestiti sia una cosa unica, trasmettendo curiosi effetti percettivi.

Ettore P. Olivero, Il ciclo della lana, 1947-1948. Olio su tela 230 x 330 cm. Sala Quadri, Lanificio Zegna, Trivero

Nel lanificio, si trova il ciclo pittorico più importante di Ettore, i dieci dipinti su L’Arte della Lana realizzati su pannelli mobili tra il 1947 e il 1949. Da notare che, tra le “comparse” usate come modelli da Oliviero per illustrare questo ciclo, compaiono membri della sua famiglia, se stesso e lo stesso figlio Michelangelo.

Cittadellarte – Fondazione Pistoletto,

Cittadellarte è il grande laboratorio di idee e progetti ideato nel 1998 da Michelangelo Pistoletto in un ex opificio tessile di Biella, dove il punto di partenza è la ricostruzione di Padre, figlio e creatività, una delle installazioni del ciclo Le Stanze, realizzato nel 1975 nella galleria Christian Stein.

Michelangelo Pistoletto, Il presente-Uomo di fronte, 1961. Palazzo Gromo Losa, Padre e Figlio. Ettore Pistoletto Olivero e Michelangelo Pistoletto. Biella, 2019

Si tratta di una serie di porte allineate, sul cui frontespizio compare la scritta “FIGLIO”. Al termine della serie, uno specchio rivela che, sul “rovescio” delle stesse porte, la parola “PADRE” continua la serie fino a restituire la figura dell’osservatore che si trova davanti all’opera.

Alla base della ricerca che porterà Pistoletto all’ideazione di una della sue più fortunate creazioni sono gli autoritratti degli anni ’60. Ed è proprio con un notevole numero di quadri specchianti, che continua l’esposizione. Una serie di mobili modellati sulla forma del fiocco-farfalla prelude a Metrocubo d’infinito, un’opera storica del 1966 costituita da superfici opache ma specchianti verso l’interno che portano al culmine le possibilità di rifrazione.

Palazzo Gromo-Losa

Da un infinito a un altro. Nel giardino all’italiana di Palazzo Gromo Losa – messo a disposizione dalla Fondazione Cassa di risparmio Biella – Michelangelo ha realizzato appositamente per la mostra una installazione inedita site-specific: Abbraccio all’Infinito è una scultura abitabile in acciaio di tre metri d’altezza che si estende per quasi sette. All’intersezione di due grandi ellissi d’acciaio è collocato Metrocubo d’infinito (vedi sopra).

Il catalogo (editore Magonza) contiene un apparato iconografico riguardante le opere esposte in tutte le tre sedi dell’evento, il saggio del curatore Alberto Fiz, le trascrizioni dei dialoghi di Anna Zegna e Alberto Fiz con Michelangelo Pistoletto e testi di Alessandro Bergonzoni, Piero Chiara, Paolo Cognetti, Nicoletta Colombo, Danilo Craveia, Johnny Dotti, Ferruccio De Bortoli, Piercarlo Grimaldi, Paolo Naldini, Grazia Paganelli e Massimo Recalcati.

Biella, attivo polo manifatturiero dove l’industria moderna prosegue una tradizione secolare tramandata di padre in figlio, è esempio virtuoso di come arte e imprenditoria possano collaborare attivamente, giovando non solo all’economia locale ma impegnandosi nella creazione di luoghi di aggregazione e di cultura.

Ultimamente la città di Biella si è candidata per essere accolta nel network Unesco delle città creative e Michelangelo Pistoletto ne è l’ambasciatore ufficiale. L’artista ha realizzato un simbolo del Terzo Paradiso dedicato a questo evento.

Padre e Figlio. Ettore Pistoletto Olivero e Michelangelo Pistoletto
a cura di Alberto Fiz
Dal 17 aprile al 13 ottobre 2019
Biella, Palazzo Gromo Losa;
Biella, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto;
Trivero, Casa Zegna.

Maggiori informazioni:
Sito Web www.padreefiglio.it

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