Ingres a Palazzo Reale

Palazzo Reale di Milano dal 12 marzo al 23 giugno 2019 presenta la mostra Jean Auguste Dominique Ingres e la vita artistica al tempo di Napoleone, promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Civita Mostre e Musei, in collaborazione con StArt e il Museo Ingres di Montauban.

Jean-Auguste-Dominique Ingres, La Mort de Léonard de Vinci. 1818 olio su tela 40 50,5 cm. Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris

L’esposizione nasce dall’opportunità offerta dalla ristrutturazione del Musée Ingres che conserva a Montauban – paese natale dell’artista – una corposa collezione di opere dell’illustre cittadino. Grazie alla collaborazione con questa istituzione e attraverso prestiti provenienti da importanti musei e collezioni private internazionali, l’esposizione concentra il suo obiettivo soprattutto sul periodo storico dominato dalla figura di Napoleone Bonaparte e, in arte, dominato dallo stile Neoclassico, di cui Jacques Louis David (1748-1825), Antonio Canova (1757-1822) e Jean Auguste Dominique Ingres (1780-1867) sono stati i punti pivotali.

Certo, se qualcuno pensasse di trovarvi i grandi quadri di Ingres conservati al museo del Louvre – come La grande odalisca, la Grande Baigneuse, Il bagno turco, o Edipo e la Sfinge; o La sorgente al museo d’Orsay; o ancora Giove e Teti, al museo Granet di Aix-en-Provence, ne resterebbe deluso.

Vi toverà invece (tra gli altri), dal Musée Ingres di Montauban Jésus remettant à saint Pierre les clés du paradis, il singolare Le Songe d’Ossian, la Grande odalisca, sì, ma in grisaglie, e il piccolo, ma delizioso La Femme aux trois bras. Oltre 150 opere, di cui più di 60 dipinti e disegni e una serie di ritratti che forniscono un’idea della fisionomia dell’umanità all’epoca presa in esame. Tra questi campeggia, proveniente dal Musée de l’armée Invalides di Parigi, il monumentale Napoléon Ier sur le trône impérial, che occupa la sala centrale della mostra.

L’esposizione è proprio quello che dichiara di essere nel sottotitolo: una rassegna sulla “vita artistica al tempo di Napoleone”, volendo, mettere in evidenza le caratteristiche di novità della arti che hanno precorso il Romanticismo negli anni 1780-1820. Il paradosso del periodo sta nell’aver attinto – per dar vita alla “nuova” estetica contemporanea – da una classicità perduta proprio in un momento di grande rinnovamento socio-culturale.

Facendo questo, la rassegna circoscrive lo sguardo intorno alla realtà storica e culturale, dal tempo della Rivoluzione francese fino alla campagna di dominazione napoleonica che ha interessato l’Italia e in particolare Milano.

«La sua funzione – secondo Filippo del Corno – è di contestualizzare il lavoro del grande artista e, in relazione alla formazione e alle influenze subite e trasmesse, testimoniare la centralità europea e, al suo interno, la rete di relazioni che mettono la Francia nel cuore dell’Europa e che sviluppano in embrione un’idea di Europa Unita nata forse ben prima nelle menti degli artisti di quanto non sia poi stata realizzata in seguito dagli statisti».

In questo panorama l’attività pittorica di Ingres, che ha trascorso in Italia oltre un ventennio, si è sviluppata fino a raggiungere i più alti traguardi.

Nel contesto, l’artista che viaggia attraverso i confini degli stati-nazione, sviluppa un’idea di Europa dell’arte, del pensiero, della libera circolazione delle idee e delle persone che oggi si concretizza – anche in questa mostra – nella libera circolazione delle opere.

È logico che un numero importante di queste siano incentrate sulla figura storica che così prepotentemente ha saputo occupare il centro della scena politica e militare agli albori del secolo XIX.

Napoleone Bonaparte conosceva bene il valore della comunicazione e dell’immagine e i pittori del suo tempo, che erano sicuramente tra gli ammiratori del giovane generale, facevano a gara a raffigurarlo nelle pose più eroiche. Anche questa agiografia contribuiva a garantigli un vasto consenso tra la popolazione dei paesi conquistati.

Ingres Jean-Auguste-Dominique (1780-1867). Paris, musée de l’Armée. 4 ; Ea 89.1 ; INV 5420.

David, Canova, Appiani, Gros. Tutti presenti nella mostra milanese, tutti coinvolti nella celebrazione di Napoleone. Ma è Ingres che coglie la figura dell’imperatore al suo punto più alto con il già citato Napoléon Ier sur le trône impérial, l’immagine della Mostra.

«Frontalità, ieraticità e volto pallido – scrivono i curatori Florence Viguier e Stéphane Guégan nel saggio introduttivo al catalogo – così si presentava l’allegoria di un assolutismo rigenerato. La lunga rievocazione aveva il solo scopo di chiarire l’ambito e l’intento di questa esposizione: il grande disegno del direttorio e dell’impero, che per molti aspetti è politico, ha anche una ricaduta estetica di grandissima importanza. Ne deriva infatti una straordinaria mescolanza delle diverse tendenze che componevano la modernità europea a partire dalla rottura estetica di cui per noi David, Canova e Ingres sono ancora i fari.»

A competere con l’imperatore in prodigalità verso gli artisti che contraccambiano con ritratti celebrativi, Giovanni Battista Sommariva, politico e mecenate che, grazie alla sua ambizione, alle sue capacità e alla mancanza di scrupoli, seppe accumulare enormi ricchezze e potere che profuse in larga parte nell’acquisto di opere d’arte.

La mostra, curata da Florence Viguier-Dutheil, Conservatore Capo del Patrimonio e Direttrice del Musée Ingres di Montauban, è visibile dal 12 marzo al 23 giugno 2019. Si avvale di un Comitato Scientifico composto da Adrien Goetz, membro dell’Institut de France – Académie des Beaux-Arts, Stéphane Guégan, storico dell’arte, Frédéric Lacaille, Conservatore del Musée national du Château de Versailles, Isabella Marelli, Curatrice della Pinacoteca di Brera e Gennaro Toscano, Professore universitario e consulente scientifico e culturale presso la Biblioteca Nazionale di Francia, Richelieu.

Jean Auguste Dominique Ingres e la vita artistica al tempo di Napoleone
Milano, Palazzo Reale
dal 12 marzo al 23 giugno 2019
Catalogo Marsilio

Per maggiori informazioni: www.mostraingres.it

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