Da venerdì 4 a domenica 6 gennaio 2019 si è svolto l’ormai abituale Raduno Internazionale Aerostatico di Mondovì, un evento che ogni anno richiama migliaia di spettatori, proveniente da tutto il Piemonte per vedere l’occupazione di uno scenario già splendido, da parte di coloratissime mongolfiere (di Cristina Risciglione e Renato Corpaci).
L’evento che quest’anno ha visto la partecipazione di 28 palloni, con piloti ed equipaggi italiani e stranieri, è stato caratterizzato da condizioni meteo perfette. Tutti i voli sono partiti dall’ampia area verde di Parco Europa dove il pubblico ha potuto assistere al gonfiaggio e al decollo dei palloni, informato via via dalla voce dello speaker che ha illustrato il tipo di volo e il bersaglio verso qui si sarebbero dovuti dirigere i palloni.
Ogni volo partito dall’area di rendez-vous di Parco Europa ha costituito una gara, con il bersaglio fissato dal direttore della manifestazione, la pilota Donatella Ricci. Si è stabilito che i voli avvenissero due volte al giorno – indicativamente, alle 9 e alle 14,30.
Gli equipaggi si sono puntualmente presentati sul grande prato di via Manzoni, disponendosi in ordine sparso, cercando di calcolare l’ingombro che il proprio pallone avrebbe assunto una volta gonfiato, in relazione ai palloni circostanti.
Scaricate le ceste, le bombole del gas e i sacchi contenenti i palloni che, per inciso, pesano più o meno un centinaio di chili, assicurati i bruciatori alle ceste, ne viene collaudato il funzionamento con delle lunghe fiammate che hanno anche la funzione di pulirne gli ugelli.
Dopo una breve ispezione, i palloni hanno cominciato ad essere investiti dai getti d’aria prodotti da grandi ventilatori a motore che hanno il compito di asciugarne l’interno, scollare le pareti e assecondare la successiva introduzione dell’aria calda.
I getti dei bruciatori a gas, lentamente, riscaldano l’aria all’interno delle mongolfiere e i palloni, progressivamente, assumono la posizione eretta che prelude al decollo.
La visione di decine di palloni che, insieme, anche se in maniera irregolare, si alzano in volo, è uno spettacolo suggestivo che richiama a Mondovì decine di migliaia di visitatori.
Non è facile stimare l’afflusso di spettatori che un evento come il Raduno Aerostatico Internazionale attira a Mondovì. I locali lo stimano basandosi sui biglietti venduti per il tragitto in funicolare che porta da Piazza San Pietro a Piazza Maggiore: 11mila persone in appena tre giorni.
Centinaia di turisti hanno visitato poi la torre del Belvedere e domenica il centro storico di Breo è stato oggetto di una pacifica invasione. A spanne, il numero degli spettatori che hanno assistito al raduno può essere calcolato in 30mila.
Nel 2019 gradito ospite del Raduno dell’Epifania è stata la gigantesca “SUPERBIKE HOT AIR BALLOON”. Un vero colosso: alta 37 metri e lunga 46, pesante 600 chilogrammi è una delle special shape (mongolfiere a forma speciale) più larghe al mondo. Realizzata dalla Lindstrand Hot Air Balloons, è pilotata dal team olandese di Herman Kleinsmit.
Sabato pomeriggio, la Pantera – un pallone completamente nero, con le orecchie, gli occhi e il naso di un felino – è decollata dalla Piazza Maggiore al centro de borgo che costituisce il centro storico di Mondovì e, grazie alle particolari condizioni di vento, dopo un breve volo, è riuscita ad atterrare nello stesso punto.
Alla sera, il publico ha assistito a uno spettacolo di luci e suoni, una particolare “rapsodia” in cui quattro mongolfiere si sono illuminate a tempo con la musica di sottofondo, una selezione di brani del quartetto britannico dei Queen. Titolo dello spettacolo: Balooning Rapsody.
Il sindaco Paolo Adriano ha riepilogato l’impegno della cittadina ai piedi del Monviso, con queste parole: «Mongolfiere, parapendii, ultraleggeri. L’obiettivo è di fare di Mondovì – l’unica città italiana ad avere un Aero Club mono-specialità dedicato alle mongolfiere e l’unica a possedere un porto aerostatico – la capitale del volo, la città dove si può volare sempre.»