Il presepe di Ca’ di Giuan

Ogni anno con incommensurabile dedizione, a Talamona, i volontari della contrada si dedicano alla realizzazione del presepe di Ca’ di Giuan, un’opera che, nel suo piccolo, ha dello straordinario (di Cristina Risciglione).

La configurazione caratteristica di Talamona, il paese della Valtellina che si arrampica dal fondovalle fino allo spartiacque che divide la valle dell’Adda dalla Valle d’Alberedo e dalla Val Tartano, si basa sulle contrade, una decina, tutte facenti riferimento a una chiesa o a una cappella votiva.

L’esistenza dei talamonesi è stata a lungo segnata dal susseguirsi delle stagioni, così caratteristico delle zone rurali. Gli stessi ritmi e i medesimi schemi si sono ripetuti di secolo in secolo, così da denotare nella popolazione segregata tra le montagne un certo immobilismo economico e culturale dovuto alla particolare gestione del patrimonio fondiario.

L’attaccamento alla tradizione contribuisce a far ‘si che ogni anno Talamona, riproponga un’iniziativa come quella dei “PRESEPI DELLE CONTRADE”, allestiti grazie alla fantasia e alla laboriosità dei suoi cittadini.

Tradizionalmente visitabili dal 22 dicembre al 6 gennaio, vere e proprie opere d’arte raffiguranti la Natività, quella dei Presepi delle Contrade di Talamona, collocati in diverse e originali ambientazioni (stalle, lavatoi, torrenti, chiese) è una manifestazione giunta alla sua 30° edizione, diventata un tradizionale appuntamento e uno dei principali eventi valtellinesi che hanno luogo durante il periodo natalizio.

Ventitre presepi sono frutto del lavoro e dell’impegno di gruppi, associazioni, amici. Dai bambini della scuola primaria, ai boscaioli, dalle associazioni di volontariato, ai singoli cittadini, ai volontari che concorrono, con il loro tempo, a mantenere viva questa bella tradizione.

Se il tema è ben definito – il Presepe – è la sua esposizione che varia: a seconda dell’estro, della sensibilità e della fantasia di chi lo realizza.
La maggior parte sono visitabili con un breve percorso a piedi in centro paese, mentre per i più lontani è previsto, nelle festività (26 e 30 dicembre – 01 e 06 gennaio) un servizio di bus navetta.

Adagiato lungo il corso del torrente, in prossimità del ponte che unisce le due rive del Roncaiola, ogni anno – grazie alla dedizione dei volontari della contrada che da anni s’impegnano nella sua realizzazione – si ripete l’apparizione di un presepe straordinario.

La caratteristica principale del presepe di Ca’ di Giuan è l’essere costruito approssimamente in scala 1:2, il che permette ai visitatori di inoltrarsi tra le capanne di legno, all’interno delle quali si trovano gli artigiani che rappresentavano una volta l’economia della valle dove metà della popolazione trovava occupazione in ambito agricolo, mentre solo una ridotta parte degli uomini lavorava come muratore, falegname e boscaiolo.

Le acque del torrente appositamente incanalate, forniscono forza motrice al mulino, alla bottega del falegname, e alla bottega del fabbro.

Motivo d’orgoglio per i cittadini è il richiamo che la manifestazione esercita portando ogni anno, visitatori provenienti anche da fuori provincia e da fuori regione a conoscere il paese e la costanza con cui suoi abitanti tengono viva questa tradizione.

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