Giovedì 20 dicembre 2018, alle ore 18.45, i milanesi e i turisti che si trovavano davanti al Duomo di Milano hanno assistito all’accensione del nuovo impianto di illuminazione perimetrale e d’illuminazione della parte alta della cattedrale, comprendente le coperture e le guglie (di Cristina Risciglione).
Oltre un milione di euro il costo del nuovo impianto che segue il completamento della nuova illuminazione interna del Duomo di Milano, inaugurata il 1 maggio 2015 e di quella della Madonnina, della facciata e delle vetrate, ultimata in occasione del Natale 2016.
Il progetto è stato coordinato dall’ingegner Pietro Palladino dello Studio Ferrara Palladino e Associati, in armonia con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Milano, secondo un accordo stipulato congiuntamente lo scorso 1 febbraio con il Comune di Milano e A2A.
L’illuminazione della Cattedrale esercita una forte influenza simbolica, specialmente perché avviene in concomitanza con le feste di fine anno. Si colloca però all’interno di un calendario di eventi che trascende i limiti della cronologia natalizia, ma rientra nelle iniziative che riguardano, più in generale, una città al centro del palcoscenico europeo e mondiale.
Da tempo tutti gli impianti di Milano sono a led, una tecnologia che assicura un impatto ambientale ed economico sensibilmente minore.
A fronte di un’illuminazione di livello superiore, virtualmente priva di una dominante cromatica, il nuovo sistema assicura un risparmio del 40%, rispetto al precedente.
I 378 fari della precedente configurazione sono stati sostituiti da 574 proiettori a LED appositamente sviluppati da ERCO per questo progetto, che sviluppano una temperatura colore di tipo neutral white a 4000K°. Di questi, 368 sono allocati sulle Terrazze del Duomo e 206 sono invece distribuiti sui pali sui palazzi circostanti.
Il momento dell’accensione ha coinciso con l’inizio del concerto che, come ogni Natale, il Duomo ha offerto alla cittadinanza, quest’anno basato sugli estratti del Messiah di Händel, proiettato all’esterno su un maxischermo che ha permesso anche agli spettatori che non avevano potuto essere accolti all’interno, per esaurimento dei posti messi a disposizione dalla direzione della Cattedrale, di seguire l’evento dalla piazza.
Grazie all’allacciamento alla rete del teleriscaldamento che ha permesso di eliminare l’utilizzo dei combustibili fossili e grazie alla nuova illuminazione, la cattedrale è oggi è certamente tra i monumenti storici a minor impatto ambientale in Europa.
Milano, prima grande città italiana ad aver fatto questa scelta. Una scelta grazie alla quale è stato possibile ridurre del 52% i consumi annui di energia elettrica, evitare 23.000 tonnellate di emissioni di CO2, e risparmiare 9 tonnellate di rifiuti.