How Evil is Pop Art?

Oltre alla mostra Magritte. La ligne de vie, Lugano val bene una scampagnata anche per vedere la rassegna How Evil Is Pop Art? Dal sottotitolo chiarificatore di New European Realism 1959-1966.

Niki de Saint Phalle, Bathing Beauty

Niki de Saint Phalle, Bathing Beauty 1966. Poliestere dipinto con base di ferro. 171 x 120 x 70 cm. © 2018 Prolitteris, Zurich

La mostra, a cura di Tobia Bezzola, presenta fino al 6 gennaio una selesione di opere scelte dalla Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, in particolare, i fenomeni Pop europei che si sono sviluppati a partire dalla fine degli anni Cinquanta.
Il titolo proviene dalla recensione da parte dall’autrice Tullia Zevi che, in occasione della Biennale d’Arte di Venezia 1964 descrisse le reazioni di sconcerto da parte del publico di fronte ai nuovi fenomeni artistici provenienti da Oltre Oceano.

L’esposizione raccoglie le opere provenienti da due importanti collezioni private svizzere: la già citata Collezione Olgiati e l’altrettanto importante raccolta di un collezionista che ha desiderato rimanere anonimo.

Quarantadue opere, che datano tra il 1959 e il 1966, descrivono le varianti europee del fenomeno Pop registrate contemporaneamente in Francia, Gran Bretagna, Italia e Germania, prendendo ad ispirazione icone, slogan, messaggi, aberrazioni, riflessi e colori della Società dei Consumi.

«Dudhamp affermava come il Pop non rappresentasse tanto un movimento, come lo erano state le precedenti avanguardie, quanto un cambio di paradigma. Qualcosa che rispondeva al nascente mondo dell’informazione e che probabilmente – ma questo lo aggiungo io dopo alcuni mesi di studio e di lettura – ha gettato le basi di ciò che oggi definiamo come post-Internet ovvero il raccogliere, masticare, ingoiare e rigettare flussi di immagini continui divenuti culturalmente orizzontali perché non più mediati ma totalmente immediati dalla velocità e diffusione della rete» (Vincenzo de Bellis nel Catalogo).

Trentuno artisti, tra cui emergono artisti del Pop britannico come Peter Blake, Pauline Boty, Allen Jones e David Hockney; del Nouveau Réalisme francese, quali Martial Raysse, Jean Tinguely, Niki de Saint Phalle e Daniel Spoerri; esponenti della Pop Art tedesca come Peter Klasen e Konrad Lueg.

Le diverse formazioni della Pop Art italiana, tra cui citiamo Mimmo Rotella, Franco Angeli, Gianfranco Baruchello, Tano Festa, Mario Schifano e Michelangelo Pistoletto, occupano uno spazio più ampio, in virtù dell’attenzione che – per affinità culturale, oltre che linguistica – il Ticino e, soprattutto il MASI riservano ai fenomeni italiani.

L’intenzione di Bezzola – che, prima di approdare al MASI ha diretto il Folkwang Museum di Essen, una delle istituzioni museali più prestigiose in Germania e ha lavorato come curatore per oltre quindici anni alla Kunsthaus di Zurigo – è di riesaminare gli autori europei di quell’epoca per riaffermare la rilevanza delle loro opere in rapporto ai lavori dei colleghi di Oltre Oceano che hanno spesso trovato una più rapida e solida affermazione, con opere, in sostanza, più superficiali e di modesto significato.

«[…] ma se la Pop Art si era calata favorevolmente (o quantomeno acriticamente) nello scintillante mondo della serialità industriale, il nouveau réalisme scelse un approccio di assoluta opposizione, polemico, ribelle, dissacratorio» (ancora Vincenzo de Bellis nel Catalogo).

La collezione d’arte contemporanea Giancarlo e Danna Olgiati, concessa in usufrutto alla Città di Lugano nel 2012, viene proposta al pubblico in allestimenti sempre diversi unitamente a mostre temporanee dedicate all’approfondimento dell’opera di artisti inclusi nella raccolta.

Spazio -1, è adiacente al centro culturale LAC Lugano Arte e Cultura e ospita oltre 100 opere, che si sviluppano dagli inizi del Novecento al presente.

How Evil Is Pop Art?
New European Realism 1959-1966
23 settembre 2018 – 6 gennaio 2019
Spazio -1. Collezione Giancarlo e Danna Olgiati
Lungolago Riva Caccia 1, 6900 Lugano
A cura di Tobia Bezzola, Direttore MASI Lugano

Per maggiori informazioni: www.collezioneolgiati.ch | www.masilugano.ch

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