MiArt 2018 – Lo Stato dell’Arte

Il MiArt 2018, la più importante fiera dell’arte italiana, tra le più importanti nel mondo, ha appena chiuso i battenti. Le immagini che seguono si propongono di dare un’idea dello “stato dell’Arte” (di Cristina Risciglione). (English text here).

MiArt 2018

Loom Gallery, MiArt 2018

Chi si trovava a Milano, dal 13 al 15 aprile 2018, da venerdì a domenica, ha potuto passare in rivista una cospicua selezionedi opere d’arte moderna e contemporanea – dall’inizio del XX secolo ai lavori più recenti – portati in città da gallerie internazionali di tutto il mondo.


86 gallerie, di cui 75 straniere provenienti da 19 paesi, rappresentano un campione sufficiente per fornire un’adeguata impressione della rotta che l’arte contemporanea sta prendendo, a partire da dove si trova attualmente.

Quest’anno, il Miart occupava interamente l’area del padiglione N3 di FieraMilanoCity, vicino al centro della città. Le sette sezioni hanno stimolato un dialogo tra arte moderna, arte contemporanea e multipli ad edizione limitata.

Established, sezione principale, era divisa a sua volta in Contemporary (79 gallerie specializzate in arte contemporanea) e Master (45 gallerie che esponevano artisti storici con lavori dal XX secolo al 1990).

Emergent, curata da Attila Fattori Franchini, si concentrava su 20 gallerie internazionali impegnate a sostenere i lavori di autori giovani, 13 dei quali presenti al Miart per la prima volta.

Curata da Lorenzo Benedetti, Generations presentava otto coppie di gallerie impegnate in un dialogo attraverso i lavori di due artisti.

Decades, curata Da Alberto Salvadori, vedeva nove gallerie offrire una carellata attraverso le decadi del XX secolo, con ciascuna galleria impegnata a rappresentare un decennio tra il 1910 e il1990.

Curata da Oda Albera, On Demand era una sezione generalista in cui le gallerie erano invitate a esporre lavori site-specific o interattivi concentrati sulla relazione diretta con il visitatore o il collezionista.

Infine, a cura di Hugo Madonald, Object si focalizzava su 14 gallerie che promuovono un design sperimentale o a edizione limitata, arte decorativa e lavori di collezioni storiche.

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