Robert Doisneau – Pescatore d’immagini
Settanta immagini in bianco e nero ripercorrono al Broletto di Pavia l’universo creativo di Robert Doisneau.

Robert Doisneau, “Le Baiser de l’Hôtel de Ville”
Il fotografo francese Robert Doisneau (1912-1994) è considerato giustamente allo stesso livello – anche se lui declinò l’invito a farne parte – dei fotografi accreditati alla celebre Agenzia Magnum, come Robert Frank e Henri Cartier-Bresson, antesignani di un genere un po’ inflazionato ai nostri giorni, che viene annoverato con la definizione di “street photography”.
Se però la “street” impone certe regole volte ad assicurare una totale spontaneità di esecuzione e una completa aleatorietà, gli ammiratori di Doisneau sono stati costretti ad accettare da parte del fotografo, certe deroghe che non hanno comunque danneggiato la sua reputazione e che, anzi, hanno contribuito a mettere in evidenza la perizia.
L’eccezione più evidente riguarda l’opera più celebrata: Le Baiser de l’Hôtel de Ville. L’immagine fa parte di un servizio fotografico commissionato dalla rivista «Life». L’impressione è che il fotografo abbia colto al volo i due giovani che passavano baciandosi davanti al caffè in cui si trova. I giovani sono perfettamente a fuoco e “fermi”, mentre il mosso dei passanti e il leggero sfuocato dell’Hôtel de Ville, danno il senso del movimento e dell’impromptu. Sapere che il set fu pianificato non può che aumentare la nostra ammirazione per il fotografo che così abilmente seppe imitare il caso.
Non tutto il lavoro di Doisneau è da ascriversi a un’accurata pianificazione. I suoi soggetti attraversano indifferentemente le vie del centro o popolano le strade delle periferie di Parigi. Sono persone, donne, uomini, bambini, animali… nelle più svariate declinazioni: scolari, monelli, innamorati, sposi, artisti, lavoratori, avventori…
Il tutto rientra in massima parte tra gli incontri estemporanei e tra gli incidenti casuali, spesso velati d’ironia, che continuamente si verificano nei luoghi publici, e che costituiscono l’essenziale soggettistica della “fotografia di strada”. Tutto sommato, basta passare in rivista i luoghi dell’azione, o appostarsi con la macchina fotografica in un angolo promettente e attendere il verificarsi di quell’evento fortuito che può trasformarsi in una ricca opportunità. Un po’ come fa il pescatore in attesa che il pesce abbocchi.
Il risultato sono queste immagini icastiche, sullo sfondo di una Parigi ammorbidita dalla luce atlantica, dense di etica, di sentimento e di ottimismo, paragonabili, in qualche modo, alle immagini prodotte dall’illustratore americano Norman Rockwell per il «Saturday Evening Post», tra sentimentalismo e realismo.
Un’ottima pesca.
Da qui il titolo della Mostra curata dall’Atelier Robert Doisneau – Francine Deroudille ed Annette Doisneau – in collaborazione con il Professor Piero Pozzi, prodotta e realizzata da Di Chroma Photography e ViDi – Visit Different, in collaborazione con la Fondazione Teatro Fraschini e il Comune di Pavia – Settore Cultura.
Oltre alle immagini in mostra, il catalogo Skira contiene interessanti saggi dei curatori: Francine Deroudille e Piero Francesco Pozzi.
ROBERT DOISNEAU. Pescatore d’immagini
Pavia, Broletto (piazza della Vittoria)
14 ottobre 2017 – 28 gennaio 2018
Informazioni
T. 02 36638600
www.doisneaupavia.com