AGNETTI. A CENT’ANNI DA ADESSO

Le affermazioni paradossali di un artista concettuale come Vincenzo Agnetti (1926-1981) nelle sale delle scuderie di Palazzo Reale a Milano, ci fanno riflettere sul significato di un movimento artistico proiettato bene o male al futuro e giunto oggi a noi, contemporanei di un tempo successivo, in un presente in cui il paradosso sembra essere diventato la cifra caratteristica della realtà.

Ecco allora che il sottotitolo della mostra, “A cent’anni da adesso”, assume un significato che pervade le opere esposte e attribuisce ad esse una chiave di lettura che ci permette di comprendere, non solo le opere in questione, ma l’artista che le ha prodotte e il movimento artistico in sé stesso che si caratterizza in una sua vena nazionale italica in qualche maniera distinta dalla corrente dell’arte concettuale come ci si presenta attraverso i suoi seguaci e cultori internazionali.

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Più di cento opere tentano di restituirci (anche) la personalità di questo artista milanese che lavorava il linguaggio come se si fosse trattato di un qualunque materiale plastico, confezionando aforismi che obbligano l’osservatore a vertiginose, spesso esilaranti, acrobazie logiche.

Suggerita dal direttore Domenico Piraina, sostenuta dall’assessore Filippo del Corno, curata da Marco Meneguzzo con la collaborazione di Ginevra Agnetti, figlia dell’artista, e un contributo “minimo” di Italo Lupi, l’esposizione si inserisce nella programmazione di Palazzo Reale che da tre anni, nella bella stagione, produce una mostra o due dedicate ad artisti, milanesi di nascita o di adozione, del Novecento e oltre, seguendo dunque quelle su Piero Manzoni (2014), Emilio Isgrò (2016) e Arnaldo Pomodoro (2016). Un’ottima occasione per conoscere un autorevole esponente dell’arte concettuale e per riconoscerne il valore.

AGNETTI. A cent’anni da adesso
Milano Palazzo Reale
4 luglio – 24 settembre 2017
Ingresso gratuito

Per maggiori informazioni:
www.palazzoreale.it
www.vincenzoagnetti.com

 

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