La sensazione e il clamore provocati in Francia dall’Impressionismo, il movimento che ha interessato la seconda metà dell’Ottocento, hanno finito per offuscare il produttivo fermento dell’arte italiana, dalla fine del Settecento agli albori del secolo XX.
Divisa in otto sezioni, la mostra di Palazzo Martinengo si propone di svelare il talento pittorico delle generazioni di maestri che hanno animato la scena artistica dell’Ottocento.
Dal Neoclassicismo con Canova, al Romanticismo con Hayez; dalla Scapigliatura con Cremona, Ranzoni e Conconi, alla “Macchia” con Fattori e Signorini e Lega; Dagli Orientalisti ai pittori della Realtà delle piccole cose, come Induno e Inganni; dai Divisionisti, con Segantini e Pelizza da Volpedo, ai “fuoriusciti” della Belle Époque, con Boldini e De Nittis.

Davide Dotti, storico dell’Arte, critico, curatore “Da Hayez a Boldini”. Palazzo Martinengo, Brescia
Cento capolavori prestati principalmente da collezioni private, in cui non è quindi facile imbattersi, neanche per chi è solito frequentare le collezioni permanenti dei musei.
DA HAYEZ A BOLDINI
Anime e volti della pittura italiana dell’Ottocento
Brescia, Palazzo Martinengo
Via dei Musei 30
21 gennaio – 11 giugno 2017