Progressivamente, anche basandosi sugli esperimenti condotti nel manicomio di Volterra, finalizzati al reinserimento del malato di mente nella società, una parte degli psichiatri coordinata dallo psichiatra veneziano Franco Basaglia, s’impegnò nel compito di riformare l’organizzazione dell’assistenza psichiatrica ospedaliera, proponendo un superamento della logica manicomiale in favore di una rete di centri di igiene mentale distribuiti sul territorio. (di Cristina Risciglione)
La legge 180 del 1978, detta Legge Basaglia, decretò la chiusura di tutti i manicomi e i padiglioni del San Gerolamo vennero abbandonati. A partire dal 1980, la maggior parte degli edifici venne però recuperata riconvertendoli nel nuovo Ospedale Civile di Volterra Santa Maria Maddalena, operativo a partire dal 1984.
Quanto ai padiglioni dismessi, versano attualmente in un totale stato di abbandono. Tuttavia, l’area non utilizzata dal nuovo ospedale di Volterra, corrispondente alla sommità del Poggio alle Croci, è stata venduta dall’Asl 5 al magnate anglo-indiano Kuldeep Desaur che intende trasformarlo in un complesso turistico e residenziale di oltre 200 unità immobiliari di lusso.
L’imprenditore ha acquistato l’immobile all’asta fallimentare per 8 milioni di euro e presentato il progetto (curato dagli architetti Fruzzetti, Del Seppia e Pierotti) per un mega resort da 50 milioni di euro. Nei padiglioni Ferri, Charcot e Maragliano su di una superficie di oltre 30mila metri quadrati saranno costruiti 180 appartamenti ultra lusso e modernissimi. Si prevede che i lavori possano durare da un minimo di 5 a un massimo di 10 anni. Lo stabile del Ferri sarà destinato a un uso residenziale, inoltre saranno aggiunti dei siti di interesse come un centro culturale, un edificio polivalente, piscine. Nella zona del padiglione Charcot sarà realizzato anche un centro benessere. Non mancheranno poi ristoranti e impianti sportivi, come una pista di pattinaggio.
L’opportunità è ghiotta e la comunità potrebbe beneficiarne grandemente. Purtroppo pastoie burocratiche di tipica marca italica stanno ritardando l’avvio dell’azione di recupero e le mutate condizioni economiche che hanno interessato il Regno Unito, dopo l’esito del referendum sulla Brexit, rischiano di compromettere la riuscita di questa complessa ma promettente operazione immobiliare.

Claudia Bolognesi, Direttore
Consorzio Turistico Volterra Valdicecina
Intanto, i padiglioni abbandonati dell’ex ospedale psichiatrico attirano frotte di visitatori. Il fascino dei luoghi abbandonati ha ispirato l’associazione guidata da Devis Vezzano ed Erika Vendramin. I Luoghi Dell’Abbandono, in collaborazione con l’associazione Inclusione Graffio e Parola e con il Consorzio Turistico Volterra Valdicecina tra dicembre 2016 e gennaio ’17 ha portato a Volterra circa 2000 persone che, oltre ad aver visitato i padiglioni abbandonati, hanno fatto tappa nei punti salienti del panorama cittadino.
Per maggiori informazioni:
Associazione I Luoghi Dell’Abbandono
www.iluoghidellabbandono.com
Tel: 348.9951.546
mail: iluoghidellabbandonomail@gmail.com
Consorzio Turistico Volterra Valdicecina
Tel 058886099
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