BASILICA DI SANTA MARIA PRESSO SAN SATIRO

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Ora che il nuovo impianto di illuminazione – reso possibile dalla collaborazione di Artemide e della Fondazione Banca del Monte di Lombardia –  è stato ultimato, la Basilica di Santa Maria presso San Satiro, può essere ammirata in tutto il suo splendore. In particolare può essere osservato l’effetto prospettico bramantesco e, con la luce adeguata, è possibile apprezzare anche gli altri ambienti, nell’armonia dell’insieme.

San Satiro è visitata annualmente da circa 180.000 persone all’anno. L’accoglienza dei visitatori è garantita dalla preziosa collaborazione dei volontari del Touring Club Italiano.

L’oggettiva mancanza di spazio dovuta alla presenza della medievale Via Falcone che delimitava il terreno di costruzione, è alla base dell’ardita fuga prospettica giocata sui lacunari della volta e sullo scorcio della pareti laterali con nicchie a conchiglia che riprendono e prolungano nell’illusoria visione lo spazio della navata centrale. Donato Bramante risolve il problema con creativa e straordinaria capacità racchiudendo l’abside presbiteriale in soli 97 centimetri di profondità. Un effetto scenografico di alto impatto visivo e di grande efficacia emozionale che colpisce e meraviglia il pellegrino che vi si avvicina.

polo-123La Basilica di Santa Maria presso San Satiro, conserva al suo interno altri due spazi di grande importanza: il Sacello – voluto nel IX secolo dall’Arcivescovo Ansperto, nel quale è stato posto il gruppo in terracotta della “pietà”, opera di Agostino de Fondulis – che costituisce il primo impianto architettonico della chiesa, e la Sacrestia di forma ottagonale, trasformata alla fine del XIX in battistero, anch’essa opera di Donato Bramante.

Il sacello di San Satiro, voluto come cappella privata dal Vescovo Ansperto da Biassono nell’879 e dedicato al fratello di Sant’Ambrogio, appoggia su una pianta a forma di croce greca polilobata.

L’attuale configurazione,  sia interna che esterna, si deve all’intervento di Donato Bramante che l’inserì, come ideale punto di origine del tutto, nel contesto architettonico della nuova chiesa. Impreziosito da raffinati lacerti di affreschi medievali e dal drammatico ed umanissimo gruppo scultoreo in terracotta “Compianto di Cristo”, opera del 1483 di Agostino De Fundulis, il sacello conserva ancora il suo originale spirito di luogo della memoria e dell’intimità.

L’icona affrescata della Vergine, oggi al centro dell’altare maggiore, risale al XII secolo. Un tempo, ornava una parete esterna dello stesso sacello quando fu sfregiata da un vandalo. Maria diventa così motivo ispiratore e unificante del nuovo progetto di tempio che nasce come scrigno per conservarne l’icona e celebrarne la devozione. Nella chiesa è ancora conservato il pugnale che sfregiò l’immagine miracolosa divenuta meta di pellegrinaggio. Da qui la corretta denominazione del santuario: Santa Maria presso San Satiro.

La costruzione dell’attuale edificio – a croce latina, a tre navate con transetto – vide la luce tra gli anni 1476-1483 inizialmente per volontà del duca Gian Galeazzo Maria Sforza e della madre Bona di Savoia e successivamente è sostenuta da Ludovico il Moro e dalla generosa passione di tutto il popolo milanese.

Il progetto d’illuminazione è partito dalla lungimiranza di Monsignor Luigi Crivelli che volle una luce diffusa, ma allo stesso tempo discreta e non invasiva.

Le lampade, sono tutte a tecnologia Led, e sono state realizzate appositamente per San Satiro dallo studio “Artemide”. È stato inoltre realizzato un importante intervento di deumidificazione e di sanificazione dei muri, reso possibile dal contributo della Fondazione Banca del Monte di Lombardia.

Per maggiori info:
Basilica Santa Maria presso San Satiro
Tel 02/8057148 (9-12) – 02/39663547
sansatiro@chiesamilano.it
info@levocidellacittà.it
NB: prenotazione obbligatoria per gruppi

(English text here)

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